Acidi grassi, comune denominatore tra l’erba medica e la qualità della carne

I vantaggi dell’utilizzo dell’erba medica nell’alimentazione degli animali da carne

Nell’ elaborazione di questo articolo siamo partiti dalla premessa che l’alimentazione dell’animale condiziona la produttività dell’allevamento: a livello individuale, garantisce un adeguato sviluppo anatomico-funzionale dell’animale, a livello di mandria permette la piena espressione del potenziale genetico e ne influenza il miglioramento.

Parlando di produttività e di qualità della carne, negli ultimi anni la scienza si è focalizzata nel cercare di rendere gli alimenti sempre più nutrienti e sani. Quale alimento funzionale, ossia in grado di influire positivamente su funzioni fisiologiche dell’organismo e di contribuire a ridurre il rischio di insorgenza di patologie legate al regime alimentare, la carne è oggetto di progettazioni a livello di nutrizione animale, mirate alla riduzione del contenuto di grassi saturi e colesterolo, incrementando quello di acidi grassi insaturi omega 3 a catena lunga PUFA, dai comprovati effetti benefici sulla salute. A questo proposito, ricercatori, veterinari e nutrizionisti concordano sull’ importanza di una corretta alimentazione degli animali, che rispetti il loro naturale bioritmo, oltre al benessere. Infatti, una razione sana ed equilibrata previene la comparsa di patologie zootecniche, riducendo l’uso dei farmaci per la cura degli animali, con conseguenze positive sulla sicurezza sanitaria e sulla qualità della carne.

A prescindere dalla tipologia di animale e dalla razza, numerose sono le ricerche scientifiche dedicate agli effetti che l’alimentazione degli animali esercita sulla sicurezza e sulla qualità delle carni.

Poiché i foraggi costituiscono la base della dieta degli animali, riportiamo di seguito alcuni tra i più recenti studi incentrati sugli effetti dell’utilizzo dell’erba medica nella razione animale, condotti da dipartimenti dell’alimentazione animale di università italiane ed internazionali.

Nel 2016, l’Italian Journal of Animal Science ha pubblicato la ricerca “L’alimentazione con erba medica disidratata eleva il contenuto di acidi grassi polinsaturi delle carni di vitelloni di razza Marchigiana” eseguita dall’ Università di Teramo, Dipartimento Scienze degli Alimenti. Suddivisi in due gruppi, agli animali del primo gruppo è stato somministrato un mangime contenente il 20% di medica disidratata mentre quelli del secondo hanno assunto un mangime di analoghe caratteristiche analitiche ma sprovvisto di foraggi disidratati. I risultati mostrano come l’alimentazione con erba medica disidratata innalzi significativamente il contenuto di acidi grassi polinsaturi (P<0,05) ed in particolare di acido linoleico (C18:3n-3; P<0,001) ed arachidonico (C20:4n-6; P<0,01).

Sulla carne ovina, la King Saud University, College of Food and Agriculture Sciences, Department of Animal Production di Ryiadh ha pubblicato nel 2016 lo studio  “Effetti del fieno di erba medica sulla performance di crescita, caratteristiche della carcassa e qualità della carne degli agnelli in accrescimento con accesso ad libitum alle TMR”. Gli animali sono stati divisi in quattro gruppi con varie concentrazioni di erba medica all’interno della razione. Lo studio conclude che gli animali che hanno assunto la maggiore quantità di fieno di erba medica hanno sviluppato condizioni ruminali migliori, una migliore conversione della razione alimentare e un significativo aumento del peso corporeo. Similmente, il peso alla macellazione è notevolmente migliorato. Inoltre, lo studio precisa che questa tipologia di razione risulta, nel suo complesso, la più efficiente dal punto di vista economico.

Nel 2018, il centro di ricerche francese INRA di Tolosa, Station de recherches cunicoles pubblica lo studio “Un’alimentazione ricca di erba medica arricchisce la carne dei conigli con omega 3”
I risultati mostrano che l’aumento della quantità di erba medica disidratata all’interno della razione permette di triplicare la quantità di acido alfalinoleico C18:3N-3 nella carne, rispetto ad un regime alimentare senza erba medica.

Tornando in Italia, nel 2011 il MPAAF ha istituito il marchio Sigillo Italiano che mette in pratica il sistema di qualità nazionale zootecnica (SQNZ), disciplinare di produzione che porge particolare attenzione alla sicurezza alimentare, al benessere animale, alla riduzione dell’impatto sull’ambiente, alla trasparenza e alla tracciabilità dei sistemi di allevamento

Perché sapere cosa mangiano i bovini in stalla, sapere se l’allevatore presta attenzione al suo benessere e se il sistema di allevamento è rispettoso dell’ambiente, consente al consumatore di scegliere la carne con consapevolezza e sicurezza.

Bibliografia:

https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/4878

http://www.assocarni.it/index.php?id_sezione=57

https://www.carnisostenibili.it/carne-giacimento-di-micronutrienti-utili-per-la-salute-umana/